La Resistenza Economica Russa: Come Mosca Supera le Sanzioni
Mentre l’Ucraina e l’Occidente speravano che un declino del rublo avrebbe portato a un crollo dell’economia russa, Mosca si mostra resiliente. L’aspetto fondamentale di questa resistenza? Gli enormi introiti derivanti dalla vendita di petrolio e gas liquefatto. Nonostante le sanzioni e le politiche di prezzo del G7, la Russia continua a beneficiare di un mercato dell’energia sempre più redditizio, mettendo in difficoltà sia l’Unione Europea che gli Stati Uniti.
Perché il Tetto al Prezzo del Petrolio Non Funziona
Il tetto al prezzo del petrolio stabilito dal G7 sembrava inizialmente efficace. Tuttavia, la situazione è cambiata: il costo del petrolio russo ha superato la soglia di 60 dollari al barile, arrivando a oltre 70 dollari. Questo incremento si deve anche all’appoggio indiretto dell’Arabia Saudita, che ha tagliato la sua produzione. Gli esperti stimano che, se questa tendenza dovesse persistere, la Russia potrebbe guadagnare ben 188 miliardi di dollari nel 2024 da vendite di petrolio.
Fallimenti e Carenze nelle Sanzioni Occidentali
Per destabilizzare il mercato petrolifero russo, l’Occidente ha adottato un doppio approccio: un tetto al prezzo e un divieto sulle importazioni. Ma la mancanza di controlli efficaci e le vie di fuga utilizzate da alcune petroliere hanno reso queste misure meno efficaci di quanto sperato. La Russia ha risposto espandendo i suoi mercati in Asia, Africa e Medio Oriente, e utilizzando una “flotta fantasma” per eludere le restrizioni.
Il Dilemma dell’Unione Europea e la Flessibilità Russa
Se inizialmente le sanzioni hanno avuto un certo impatto, ora la situazione è cambiata. Petroliere che ignorano le sanzioni e un aumento del prezzo del petrolio hanno praticamente annullato le perdite russe iniziali. Questo potrebbe prolungare indefinitamente le entrate e le capacità belliche della Russia, creando ulteriori sfide per la politica estera occidentale.
Il Boom del Gas Naturale Liquefatto (GNL)
La vendita di petrolio non è l’unico settore in cui la Russia sta resistendo alle sanzioni. L’export di gas naturale liquefatto è aumentato notevolmente, contribuendo a contenere le perdite economiche della Russia. Paesi come la Francia, il Belgio e la Spagna sono diventati grandi acquirenti, garantendo a Mosca introiti di 5 miliardi di euro solo nel periodo tra gennaio e luglio.
L’UE in Difficoltà: Prospettive e Sfide Future
L’export di gas dalla Russia all’UE è diminuito, ma il gas liquefatto ha coperto parte di questa perdita. Inoltre, la mancanza di una politica di embargo solida su questo combustibile rende difficile per l’Unione Europea esercitare una pressione significativa su Mosca. La ministra spagnola Teresa Ribera ha indicato che un possibile embargo potrebbe diventare realtà solo se la situazione tra Russia e Ucraina dovesse peggiorare ulteriormente.
In sintesi, la Resistenza Economica Russa mette in luce la necessità per l’Occidente di riconsiderare le sue strategie. Sia nel settore del petrolio che del gas naturale liquefatto, la Russia ha dimostrato un’abilità sorprendente nel navigare tra le sanzioni, ponendo questioni serie su come l’UE e gli Stati Uniti possano efficacemente controbattere.
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